Il settore del gambling è, come ormai noto, uno di quei campi in cui è possibile sfruttare meglio tutto il potenziale dell’Intelligenza Artificiale, tecnologia che sta incidendo molto più del previsto nella vita di tutti i giorni. La sfida è innovativa per i casinò online AAMS e i siti di scommesse sportive italiani, chiaramente, ma pone anche degli obiettivi da raggiungere a livello legale.
Chi scommette sa che si sta interfacciando con una attività che prevede la previsione di un evento futuro quantomai incerto. Il denaro è scommesso e si basa esclusivamente sulla possibilità che un evento si verifichi o meno. Cosa c’entrerebbe dunque l’AI? Semplicemente nel raccogliere dati e nell’analisi di statistiche ed eventi per migliorare la precisione di una scommessa. L’industria del gioco ad oggi sfrutta i dati storici per “prevedere” i risultati o i comportamenti futuri. Un’abilità fondamentale e necessaria per progettare giochi, definire quote, gestire rischi e profilare i clienti.
A livello nazionale la regolamentazione diventa via via più efficiente. Più in generale in Europa e nel mondo. Gli analisti di settore che definiscono la probabilità di verificarsi di un evento, da cui poi è possibile stabilire le quote per il mercato, necessitano di strumenti che permettano di analizzare grosse quantità di dati. A questo proposito sembrerebbe non bastare più il calcolo delle probabilità su dati storici. C’è bisogno di innovarsi: e dunque nel mondo del betting il calcolo della velocità di una palla o di una traiettoria potrebbe permettere di prevedere, in tempo reale, il verificarsi di un gol. Un’operazione del genere permetterebbe anche l’aggiornamento realistico e tempestivo delle quote.
I dati che utilizzano nel mondo del betting ad oggi tengono conto della forma fisica e delle prestazioni medie di un giocatore, ma anche di variabili come il meteo, fattori ambientali, la prospettiva stessa di un club. È un approccio basato su una serie di dati incrociati che consentono agli operatori di identificare tendenze, statistiche e probabilità di un risultato. Il tutto porta all’emissione della quota.
L’AI da questo punto di vista porterebbe a creare nuove funzioni e servizi di gioco. Ma non è l’esclusivo campo di applicazione, l’ottica unica in cui inquadrarla, questa. Difatti l’Intelligenza Artificiale può essere utile anche per contrastare, o prevenire, gli effetti negativi del gioco. In un contesto di Gioco Responsabile, la prevenzione dei rischi è abbastanza tradizionale: ci si basa sui comportamenti dei giocatori, per esempio. L’AI tornerebbe utile per interagire coi clienti, massimizzandone l’esperienza in ottica di servizio clienti, ancora più utile per individuare il sorgere di eventuali problemi.
Le nuove tecnologie possono tracciare e valutare ogni cliente in base ai dati, soprattutto dati comportamentali. I giocatori così ricevono feedback personalizzati sul comportamento, hanno riscontri in tempo reale sul tempo trascorso ed il denaro speso, modificando eventualmente degli atteggiamenti notati o segnalati. Ancora: l’AI può utilizzare tecniche di apprendimento automatico per analizzare i dati storici delle scommesse, le informazioni sulle quote e i modelli di gioco dei giocatori per classificare eventuali anomalie.
Utilizzare l’AI, infine, sarebbe ottimale per individuare frodi e migliorare la reputazione del settore: si sa che le tecnologie, oggigiorno, dicono molto sulla reputazione di un operatore. La chiave di svolta, a ben guardare, c’è già.
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