L’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli di Stato ha presentato nei giorni scorsi il G20 Policy Monitor, rapporto che mette a confronto la regolamentazione e la vigilanza nei settori dell'ADM e rappresenta uno strumento utile per identificare le best practices in uso negli altri Paesi, definendo così un migliore assetto istituzionale.
L’evento ha rappresentato l’occasione per analizzare alcuni elementi riferiti al settore e per ricordare il bando pubblico "Dimensione sociale Adm", supportato anche da operatori del gaming e dai casinò online italiani.
Il tema del gioco pubblico è stato affrontato da Marcello Minenna, direttore generale di ADM. Durante il suo intervento, e parlando di regolamentazione, Minenna ha più volte ribadito che "L'Italia può vantare uno dei sistemi più avanzati in Europa e forse anche oltre".
“In Italia - afferma Minenna - esiste una situazione variegata ma la regolamentazione affonda radici nel passato, mentre in altri paesi il gioco è rientrato in una disciplina regolatoria solo nei tempi moderni. Per questo il nostro Paese può vantare uno dei sistemi di controllo, vigilanza e monitoraggio e regolazione del gioco pubblico regolato più avanzati in Europa e oltre”.
Il direttore di ADM ha evidenziato le differenze esistenti tra il modello dell’amministrazione unica, adottato dall'Italia, e quello esistente nel resto d’Europa dove esistono due modelli: uno con un unico soggetto che si occupa di tutte le attività e l’altro in cui il controllo è separato dalla riscossione. “Non tutti hanno affidato all’amministrazione doganale questa funzione, ci sono altri esempi in cui si è pensato di portare l’accisa non armonizzata in un ente ad hoc: questo è il caso più comune, probabilmente più legato a come, nel tempo, questo settore è stato disciplinato”, ha spiegato.
Dal punto di vista della tassazione, Minenna evidenza l’esistenza di alcune polarizzazioni, facendo riferimento al modello italo-francese che vede una fiscalità mista, con una tassazione che riguarda sia la vincita che il gestore e sottolineando che la differente attribuzione di competenze è dovuta al fatto che “gran parte dei Paesi dell’UE ha scelto un regime di accisa non armonizzata, imposta indiretta tout court. Ci sono anche soluzioni sporadiche che vedono una tassazione con una modalità di imposta diretta.
Discutere di governance vuol dire scegliere quale modello fiscale si vuole dare a questo settore”.
Dimensione sociale dell'Agenzia e bando per il Terzo settore supportato anche da operatori del gaming.
Un altro degli argomenti affrontato dal direttore ADM, ha riguardato l'importanza della dimensione sociale dell’agenzia, della collaborazione fra i portatori d'interesse, fra i quali si annoverano anche gli operatori del gioco, ed il Terzo settore.
Minenna ha evidenziato che la progettualità rappresenta uno dei pilastri della prospettiva sociale dell'Agenzia ricordando il bando pubblico "Dimensione sociale Adm" in base al quale gli enti del Terzo settore sono stati sollecitati a presentare dei progetti.
Secondo il direttore, tali progetti non possono essere finanziati dall'Agenzia, ma dai settori produttivi e dai portatori di interesse dei settori sui quali l'Agenzia vigila. Tra questi anche gli operatori di gioco “come testimoniato dalla consegna degli attestati a società quali Admiral gaming network, International game technology, Lottomatica, Sisal e Snaitech”.
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