Il nuovo anno si è aperto con la consapevolezza dell’importanza della lotta al gioco d’azzardo illegale, stimolando le sinergie delle classi politiche per il contrasto delle mafie infiltrate sempre di più nel comparto gambling.
Costante aggiornamento della blacklist ADM
Si intensifica sempre di più la lotta al gioco d’azzardo illegale online e alle infiltrazioni criminali nel settore legale. Anche nel 2023 l’attenzione è puntata sulla blacklist dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, aggiornata alla fine dello scorso anno e che conta ben 9449 siti non autorizzati oscurati. Un dato in crescita rispetto allo scorso novembre, quando se ne contavano 9422, con tre in meno rispetto al settembre precedente. Lavoro capillare dell’ADM, così come conferma il dirigente Luca Turchi, firmatario della lettera inviata a tutti i concessionari per ribadire la lotta contro il gioco d’azzardo illegale sul web. Ventotto siti da inibire e integrati nella precedente lista di novembre 2022, con la lista completa consultabile sul portale dell’ADM.
Controllo delle operazioni antiriciclaggio
Di grande importanza anche il monitoraggio sulle operazioni antiriciclaggio: soltanto nel 2022 sono state segnalate all’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ben 9.266 operazioni sospette. Più della metà, nel numero di 4.388, si riferiscono al secondo semestre dell’anno tramite le segnalazioni di operatori di giochi, scommesse, gestori di slot e concessionari di casinò online. L’anno precedente erano 7.659, evidenziando un numero in costante aumento. Il valore delle segnalazioni ammonta a 200 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere a cinque accertamenti ispettivi per un concessionario di gioco online e un prestatore di servizi con valuta virtuale.
Le richieste degli esponenti politici
Con l’avvento del nuovo anno anche la classe politica ha provato a dare una sterzata importante alla lotta all’illegalità nel gioco d’azzardo. Dopo l’arresto del boss latitante Mattia Messina Denaro, le attività di indagine sulle scommesse online hanno riportato alla luce i numerosi intrecci con la criminalità organizzata siciliana, che sottraggono dal comparto legale delle scommesse a distanza ben 2 miliardi d’euro l’anno. Proprio per questa connessione, il deputato PD-IDP Anthony Emanuele Barbagallo nell’ordine del giorno del 1 febbraio aveva proposto al Governo l’intensificazione delle attività della Commissione Antimafia per scardinare il sistema illegale e ogni infiltrazione della malavita con gioco d’azzardo e scommesse. Un problema ampio e ben radicato nel tessuto territoriale siciliano e italiano, che si intensifica e si ramifica attraverso il riciclaggio di denaro, richiedendo così maggiori indagini sul tema. Nonostante il testo unificato delle proposte di legge sia stato firmato altresì da personaggi illustri della lotta al crimine come l’ex magistrato Cafiero De Raho - già intervenuto in passato con proposte sul tema - è stato respinto dalla Camera.
Il Governo si è comunque impegnato a proseguire la sua attività di lotta e repressione al gioco d’azzardo illegale, ramificato non solo in Italia ma anche in Europa. Negli scorsi anni sono stati indagati numerosi imprenditori siciliani collusi con società estere e maltesi, responsabili di attività illecite, ed è stato ribadito l’impegno della Camera a supportare ogni iniziativa alla repressione dell’illegalità nel gioco d’azzardo nazionale e valutare l’opportunità di interventi normativi sempre più restrittivi a tutela della trasparenza dei giochi online.
Che la criminalità organizzata italiana sia ben inserita nel tessuto del gioco d’azzardo è una consapevolezza della classe politica, così come conferma anche il deputato PD-IDP Giuseppe Provenzano. La mafia è infatti sempre più interna a vari settori dell’economia nazionale: edilizia, energia, trasporti e anche gioco d’azzardo e scommesse online, sfruttando la possibilità di inserirsi all’interno del comparto con estrema facilità tramite le valute virtuali. Gli fa eco in aula alla Camera anche il deputato PD-IDP Fabio Porta, il quale pone l’attenzione sulle problematiche relative al gioco d’azzardo illegale in Commissione affari costituzionali con la proposta di legge per l’istituzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle mafie. Un atto dovuto per combattere sempre di più l’infiltrazione delle mafie nei tessuti economici italiani, così come già richiesto da Don Ciotti e dall’associazione Libera nel programma per il 2023.
Anche il deputato Anthony Emanuele Barbagallo del PD-IDP ha supportato i colleghi ribadendo un impegno importante e solido nel combattere le scommesse online illegali. Ribadisce come negli investimenti della mafia, infatti, emerga un dato sempre più rilevante legato al gioco d’azzardo e che, per combattere il sistema colluso, è necessario conoscere sempre più a fondo l’argomento e il settore.
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