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by Silvia Urso
Aggiornato: 3 anni fa 488
Gaminginsider-News-Identita digitale UE

Lo scorso 3 giugno la Commissione europea ha annunciato il piano per l'introduzione di un'identità digitale europea, ovvero un portafoglio di identità elettronica (e-Id) che consentirà ai cittadini dell'Unione Europea di accedere a servizi pubblici e privati online. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dalla European Gaming and Betting Association (Egba), che ritiene che l'e-Id possa portare molti più benefici di un semplice riconoscimento di identità. Agevolazioni che potranno essere usare in svariati settori, compreso quello del gioco d'azzardo e dei casinò online AAMS/ADM.

Identità digitale nell'UE: quali sono i vantaggi?

La nuova identità digitale consentirà ai cittadini appartenenti all'UE di identificarsi e autenticarsi ovunque per accedere a servizi sia nel settore pubblico che in quello privato. Anche nel settore del gioco l'introduzione dell'e-Id viene vista come una novità positiva. L'Egba ritiene che gli utenti delle scommesse online (in ogni paese dell'UE) troveranno vantaggiosa, facile e sicura l'identificazione dei propri dati, inoltre l'identità digitale consentirà di controllare quali informazioni si desidera condividere.

A trarre vantaggi dall'introduzione dell'e-Id saranno anche gli operatori del settore del gioco d'azzardo online, i quali avrebbero accesso ai dati Know-Your-Customer (come verifica dell'età, ndr) con modalità molto più semplici, che aiuterebbero a ridurre i costi amministrativi e di conformità per quegli operatori di gioco d'azzardo online che operano in più giurisdizioni europee. Inoltre avere un metodo standardizzato per l'identificazione dei giocatori aiuterà anche i regolatori del gioco nella lotta dell'Ue contro le attività criminali e fraudolente.

E-Id, cosa cambierà in Europa nei prossimi 5 anni

Non solo vantaggi amministrativi, ma anche e soprattutto economici. Secondo la Commissione europea, l'introduzione dell'e-Id genererà entro cinque anni 9,6 miliardi di euro di benefici economici e creare fino a 27mila posti di lavoro. Attualmente 14 paesi dell'Unione Europea dispongono di sistemi di identificazione elettronica, di cui solo 7 includono app mobili. Entro il 2030 la Commissione ha fissato l'obiettivo che l'80% dei cittadini dell'Ue utilizzi l'identità elettronica.

Ekaterina Hartmann, direttore dell'Egba, ha commentato con decisa euforia l'idea dell'e-Id: “Un numero sempre crescente di europei utilizza servizi online e un metodo comune di identificazione elettronica li aiuterebbe ad accedere ai servizi online in modo pratico e sicuro, salvaguardando i loro dati. L'idea avrebbe un impatto positivo significativo anche nel settore del gioco d'azzardo, migliorando i processi di sicurezza. Un e-Id dell'Ue, ad esempio, aiuterebbe a rafforzare i processi esistenti per impedire ai minori di accedere al gioco d'azzardo online e per combattere le frodi e il riciclaggio di denaro".

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