Il lockdown, in molti casi, è andato ad incidere pesantemente sulle abitudini di vita di milioni di persone in tutto il mondo. Ed è riuscito a cambiare alcune tendenze, spesso in maniera definitiva.
Ci sono veramente poche cose che la quarantena coatta non è andata a scalfire. Una di queste è la classica tendenza degli italiani a risparmiare. Seppur con qualche deroga, come i viaggi, le tecnologie, le sigarette o lo shopping. Questo è il frastagliato quadro emerso da una recente indagine condotta dall'istituto di ricerca mUp Research in collaborazione con Norstat.
Seppur la ricerca sia stata condotta a pochi giorni dall’inizio del lockdown, sul fronte delle spese irrinunciabili nulla è cambiato: 10 milioni di italiani infatti hanno sostenuto che una spesa inderogabile per la loro quotidianità riguarda i viaggi. Gli stessi viaggi sono una delle spese accessorie che più incidono sul portafoglio dei nostri connazionali. Su questo, per esempio, il lockdown non ha cambiato molto. Proprio per assecondare la sete di viaggiare propria del popolo italiano difatti sono nate misure come il Bonus Vacanza e similari.
Al secondo posto tra le spese irrinunciabili si trovano le nuove tecnologie che sono indispensabili per 9,6 milioni di italiani. Sul podio finisce anche il vizio più amato dagli italiani, da Nord a Sud: si tratta delle sigarette, a cui 9,2 milioni di connazionali destinano parte delle proprie disponibilità economiche. Un vizio, quello del fumo, fortemente legato all’età.
Esclusi questi tre “settori”, si trovano anche altre cose che per gli italiani sono irrinunciabili. Lo shopping, per esempio, o la cura del corpo, la cena al ristorante, la passione per il vino e compagnia. Per il 18,9% del campione intervistato lo shopping è un must che non ammette deroghe. La percentuale di shopping-maniac sale nel caso del sesso femminile, toccando il 24,5%. Non è un caso se proprio durante il lockdown l’e-commerce abbia vissuto un autentico boom. Il 15,7% del campione invece non riesce a rinunciare ad un buon ristorante, ed un altro 12,8% sostiene invece che sia di vitale importanza la cura del corpo. Anche qui la percentuale di donne è molto alta.
Non mancano i fan della cultura e dell’intrattenimento: 4,9 milioni di italiani spende regolarmente i propri soldi per mostre, spettacoli e musei. Questa percentuale, pari al 18,1%, sale al Centro Italia. Ed ovviamente non mancano, anche qui, spese rinunciabili.
Ad esempio le auto: solo 1,7 milioni di italiani dichiarano di avere un debole per le auto sportive. L’arredamento va sulla stessa falsariga: il 4,6% dei rispondenti non ne può fare a meno. I risparmi sono investiti lievemente anche sullo sport, necessario per un piccolo 7% dei rispondenti.
Tra i dati spicca anche il gioco d’azzardo, tra lotterie e scommesse: tentano la fortuna ben 3,9 milioni di italiani, pari all’8,8% del campione intervistato. Dominano, come prevedibile, in questo, gli uomini: il 14,2% dei giocatori è di sesso maschile. Si gioca di più al Sud Italia, dato che il 10,7% del campione intervistato è di origine meridionale.
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