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by Lamberto Rinaldi
Aggiornato: 1 anno fa 2634
Gaminginsider-News-Delega Fiscale Articolo 13 Settore Gioco

Il disegno di legge, con delega al Governo per la riforma fiscale, è stato deliberato nello scorso mese di marzo dal Consiglio dei Ministri. Un totale di 20 articoli, con una novità per l’intera industria del gioco italiano: il capo III contiene, in un unico articolo – il numero 13 - la disciplina dei giochi.

L'articolo 13 e il futuro del gioco in Italia: nuove norme in arrivo

Novità e conferme in arrivo, in ottica di una riforma generale che il comparto del gioco italiano aspetta ormai da un decennio. L’articolo 13 contiene tutti gli approfondimenti del caso in materia di giochi. Partendo da alcune conferme: anzitutto del modello organizzativo del sistema di gioco, che sarà ancora basato sul regime concessorio-autorizzatorio.

La conferma importante riguarda invece i principi ed i criteri direttivi per il riordino delle disposizioni – attualmente in vigore – in materia di giochi pubblici. Grande attenzione è riservata ai soggetti cosiddetti fragili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari. Spazio anche alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nell’organizzazione e nell’esercizio dei giochi, fino al prelievo erariale e alla partecipazione degli enti locali per l’autorizzazione e la pianificazione, fino alle regole di rilascio delle licenze.

Sono manovre, queste, che già erano state messe in moto dalle ultime due legislature in materia di riforma del sistema fiscale: nel 2014 il Governo aveva ottenuto una delega volta alla realizzazione di un sistema fiscale equo e trasparente. Una delega che comprendeva semplificazioni fiscali e precompilazione della dichiarazione dei redditi, fino alla tassazione sui tabacchi lavorati e quant’altro. La delega è arrivata a scadenza nel 2015, un anno dopo l’entrata in vigore, lasciano inalterate alcune questioni: tra queste anche la revisione della disciplina dei giochi pubblici.

L’Esecutivo attuale fa sul serio: nella relazione illustrativa il Governo ha sottolineato la necessità della tutelain materia di riformedei soggetti più fragili. Operazione questa propedeutica anche al nome dell’intera filiera del gioco. Le risorse del settore convoglieranno verso la fiscalità generale, in regola con il modello italiano: da un lato la riserva per lo Stato in materia di giochi e scommesse, dall’altro sulla concessione di servizio in base ad una selezione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria.

Il comma 2 dell’articolo 13 inoltre specifica che saranno introdotte misure tecniche e normative per garantire la tutela massima dei soggetti più vulnerabili e potenzialmente dipendenti, tra cui anche i minori: e così verranno messe in campo misure come la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita parimenti all’obbligo di formazione degli addetti ai lavori, già attivi nell’ambito dei casinò online italiani, fino al divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche riservate esclusivamente a minori di anni diciotto.

Si va verso la costruzione di un sistema di cooperazione ancora più legato: Stato e Regioni ma anche Enti Locali sono pronti a collaborare per pianificare la dislocazione territoriale dei luoghi fisici di offerta di gioco. Ugualmente vi sarà il riordino delle reti di raccolta di gioco, a distanza e in luoghi fisici.

Riforma fiscale e lotta al gioco illegale: come cambieranno le regole

Novità anche in materia di lotta al gioco illegale, laddove spesso si registrano infiltrazioni criminali: in questo senso verrà rinforzata la disciplina sulla trasparenza e sui requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti che controllano e partecipano al capitale di società concessionarie di giochi pubblici. La notizia più importante riguarda certamente le regole che saranno introdotte uniformemente su tutto il territorio nazionale in materia di offerta di gioco, autorizzazioni e controlli.

Una serie di manovre che, anno dopo anno, saranno riassunte in una relazione alle Camere sullo stato del settore gioco, a firma del Ministro dell’Economia e delle Finanze. Questo documento dovrebbe contenere, nelle intenzioni, i dati sullo stato delle concessioni, sui volumi di raccolta, sui risultati economici di gestione e progressi in materia di tutela dei consumatori di giochi e legalità.

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